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SPAGNA

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Andalusia

Data: 5 Luglio 2004 - 18 Luglio 2004

Itinerario: Palermo - Malaga - El Torcal - Granada - Alcalà La Real - Cordoba - Siviglia - Cadice - Gibilterra - Tarifa- Ronda - Granada - Palermo

Modalità organizzative: fly & drive

volo: Alitalia
auto: Hertz (€294 per 13 giorni con 100 km/giorno e assicurazioni base incluse)
pernottamento: albergo

 

Riferimenti Andalusia

web

www.spain.info

guide

Spagna del Sud - routard 2004

Spagna Sud - Touring Club Italiano

on the road Spagna - Touring Club Italiano

Accesso Internet durante il viaggio
abbonamento gratuito a gonuts4free

 

costo della telefonata: tariffa urbana numero di telefono valido su  tutto il territorio spagnolo: 901929200 username: connect2080@free / password: 123456

Agenzie di prenotazione alberghiera via web

expedia (in italiano, risultata affidabile, ha spesso offerte speciali che, però, prevedono il pagamento all'atto della prenotazione; altrimenti si paga direttamente all'albergo; consente di disdire le prenotazioni anche il mattino prima dell'arrivo, è un pò più cara rispetto ad altre agenzie)

venere (in italiano, è la mia preferita, risultata affidabile, è spesso la più conveniente, pagamento in albergo alla partenza; la disdetta per non incorrere in penali deve essere fatta 2-3 giorni prima dell'arrivo; dopo il soggiorno, vie e-mail, ti vengono chiesti una valutazione dell'albergo e un commento, che saranno pubblicati nelle recensioni dell'albergo; come garanzia sulla carta di credito, all'atto delle prenotazione, è richiesto il cart security code)

HRS (in italiano, risultata affidabile, spesso ha offerte superconvenienti, consente di disdire le prenotazioni anche il mattino prima dell'arrivo; talvolta la convenienza diminuisce perchè la colazione viene aggiunta obbligatoriamente al prezzo della stanza)

 

Piantina con itinerario (cliccare per ingrandire)


 

Ronda

La scelta di alberghi e ristoranti rappresenta, in parte un fatto casuale,in parte il risultato di ricerche, più o meno approfondite, effettuate sul web e sulle guide. Sono riportati soltanto in quanto rappresentano momenti  del viaggio sperimentati dall'autore.

Malaga

Attraverso il suo aeroporto passa l'enorme traffico turistico per la Costa del Sol. Il suo porto è  stato fondato dai fenici. Tuttora è una città ricca per il commercio. Nonostante si rimanga delusi dalla sua periferia anonima, è sempre una solare città mediterranea. Il grande centro storico vale una visita, non soltanto per l'aspetto monumentale ma anche per l'atmosfera vivace della frequentatissima zona acquisti. Troverete vie molto popolari, dove si vendono ancora i tradizionali abiti andalusi, e vie con i marchi omai noti in tutta Europa.

5-6.07.04 16-17.07.04

Dall'aeroporto Pablo Picasso al centro di Malaga

Seguendo la segnaletica per il centro ciudad ci siamo trovati nella Avenida  Velasquez e poi in Avenida Heroes de Sostoa; da li abbiamo seguito le indicazioni per il porto e costeggiato il litorale fino ad oltrepassare il fiume Guadalmedina. La via del nostro albergo, Avenida Comandante Benitez, è la prima traversa a sinistra dopo il ponte sul Guadalmedina (ma prima bisogna fare  inversione di marcia al semaforo, dopo avere percorso un tratto dell'Avenida Manuel Augustin Heredia)

Albergo: Hotel Astoria ***, Avenida Comandante Benitez, 3, tel 34-951-014300, fax -301

Hotel di recente costruzione che si trova in posizione favorevole a breve distanza dal centro storico e da El Corte Ingles,  inserito tra condomini. In strada ha posti auto riservati per gli ospiti, ma solo per caricare e scaricare le valigie; comunque non è difficilissimo trovare parcheggio nel circondario.

Prenotato per la notte del 5/7/04 tramite Expedia (€ 66,65/doppia, tasse incluse) e per la notte del 14/7 tramite venere (€72,76/doppia, tasse incluse) - commenti sull'albergo

 

Da visitare:  

Il centro storico è in gran parte zona pedonale e di acquisti. Rappresenta per il turista la parte più interessante di Malaga. E' delimitato verso il mare dalla Alameda Principal, grossa arteria a tre corsie all'ombra di giganteschi ficus.  Da li si diparte l'Avenida Marques de Larios. Infilandosi nelle stradine sulla destra si arriva alla cattedrale, rimasta incompleta: manca un campanile e le guglie sono visibilmente interrotte. Costeggiando la navata sinistra della cattedrale si giunge alla collina dell'alcazaba. Ai piedi si trova un antico anfiteatro romano. La zona è piena di negozietti.

Ristoranti:

Lo Gueno - Calle Marin Garcia 9

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El Torcal

6.7.2004

Abbiamo deciso di visitare il parco naturale di El Torcal e così lasciamo  la statale (quanto sono belle le strade in Andalusia!) al bivio per Villanueva. Dopo una trentina di Km di strade di montagna arriviamo a Villanueva, un paesino dalle bianche case, che bisogna attraversare in direzione Antequera. Percorsi alcuni km, al bivio per il parco, si prosegue la salita verso la cima della montagna. Man mano che si procede si incontrano le caratteristiche formazioni rocciose. L'enorme lastrone di marmo rosso, che costituisce la montagna, nelle ere geologiche è stato sospinto verso l'alto fratturandosi radialmente. A causa dell'erosione, nel tempo, sono stati eliminati gli strati di roccia più friabili, mentre si sono conservati quelli più duri dando origine a risultati sorprendenti costituiti da strati di rocce sovrapposti, a mo di tanti cuscini, o dal classico pietrone in cima ad una colonna di lastre meno larghe. Ricordano un pò le formazioni rocciose della Cappadocia.

Al rifugio troviamo toilette, un piccolo negozio con bibite e gelati. Una guida, ci spiega che esistono due percorsi per la visita: uno giallo di circa 3 ore e uno verde di 45 minuti. 

Optiamo per quello più breve che si rivelerà già pesantuccio per piedi e caviglie. Un paio di scarpe chiuse sono d’obbligo. Il percorso è abbastanza interessante in mezzo a questa natura di montagna selvaggia, nella quale crescono con difficoltà soltanto bassi arbusti. Per fortuna il cielo è coperto e strati di basse nuvole sospinte da un vento fresco allietano i nostri passi proteggendoci da un sole, che si fa sentire rovente e impietoso durante le schiarite.

Dopo esserci rifocillati proseguiamo per Antequera, la città dalle tante chiese. Arriviamo verso le 13,30 e, tempo di comprare dei panini al supermercato, troviamo tutto chiuso. Nella mezz'ora che precede le 14 notiamo una frettolosa attività degli abitantii per sbrigare le ultime cose prima di pranzare e mettersi a fare la siesta.

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Granada

6.7.2004- 9.7.2004

Da Malaga verso Granada:

Per uscire da Malaga in direzione Granada bisogna costeggiare il fiume Guadalmedina verso Nord.

Al bivio per Villanuova si può fare una deviazione per visitare l'interessante Parco Naturale di El Torcal (a circa 40 km, tempo necessario 2-3 ore)

 

Albergo: Hotel Marcia Plaza**, Plaza Nueva, 4, tel 34-958-227533, fax -227536

Lasciamo l’autostrada all’ultima delle quattro uscite per Granada e ci dirigiamo verso il centro, dove arriviamo non senza difficoltà e dopo esserci persi. Bisogna seguire l’indicazione centro e non quella Alhambra, anche se si ha l'albergo nelle vicinanze del sito storico. D'aiuto è anche seguire l’indicazione Recogidas, che si riferisce all’omonima calle. Imboccata questa via si arriva facilmente a via del Colon (o Gran Via) e Plaza Nueva (dove si trova il nostro albergo).

Hotel Marcia Plaza si affaccia proprio su Plaza Nueva, in piena zona pedonale o comunque chiusa al traffico normale, specie dopo un certo orario, quando dal terreno spuntano dei paracarro, che sono ritirabili soltanto dalle persone autorizzate a passare con un mezzo. L'albergo ha stanze piccine, ma pulite. Al momento della prenotazione bisogna assolutamente chiedere una delle pochissime stanze che danno sulla piazza, perché le altre si affacciano su un pozzo luce non molto luminoso.

prenotazione tramite venere (€50,20/doppia, tasse incluse) - commenti sull'albergo

Sostiamo con l'auto nella Plaza Nueva per scaricare le valigie. Quindi andiamo a cercare parcheggio. Il più vicino parking pubblico è S. Agostino, accanto alla Cattedrale. Attorno alla Via del Colon e la sua parallela (dal lato di Plaza Nueva) è scientificamente impedito il parcheggio. Con molta fortuna si può trovare un posto irregolare.

Da vedere: 

L'Alhambra, la rossa in arabo, più che un castello, è una cittadelle cinta da alte mura che racchiudono palazzi, bagni, una moschea, una fortezza e meravigliosi giardini (Generalife). 

Si può accedere 

-in auto, facendo un terribile giro della città con altissime probabilità di sbagliare strada per poi pagare un salato parcheggio

-a piedi, a partire da Plaza Nueva e risalendo per circa 25 minuti la ripida Calle Cuesta de Gomerez

-con il minibus con terminal a Plaza Nueva al costo di 0,90€

Biglietteria: un vigilante vi farà incodare in due file, una di quelli che hanno prenotato il biglietto e una di quelli che non hanno prenotato. Alle 8, quando aprono le casse, le file sono altrettanto lunghe, ma il problema sta nel fatto, che l'accesso ad una delle parti più belle del complesso, i Palacios Nasrides, è limitato ad intervalli di 30 minuti ad un ristretto numero di visitatori. Prenotando il biglietto si prenota anche la mezz'ora durante la quale si può accedere ai Palacios. Per chi non ha prenotato rimangono gli orari più scomodi o addirittura i posti possono essere esauriti. Le prenotazioni possono essere fatte presso tutte le filiali del Banco Bilbao Vizcaja (BBV), non solo a Granada, o via web

Albaicin, il quartiere arabo, rifugio dei moreschi dopo la riconquista di Granada, si estende sulla collina accanto a quella dell'Alhambra da cui la separa il fiume Darro. Oggi abitare nel quartiere va molto di moda. Dalla Piazza San Salvador si gode di una bellissima vista sull'Alhambra e la Sierra Nevada . Si può raggiungere con il minibus, sempre a partenza da Plaza Nueva, o a piedi iniziando la salita da Calderia Nueva, alle spalle di Plaza Nueva, una vivace stradina dal profumo orientale con negozietti e teerie.

Il centro storico e commerciale è costituito da un intreccio abbastanza regolare di numerose strade, tutte pedonali a ridosso della via del Colon. Le strade sono tutte all’ombra, alcune anche grazie a teloni appesi in alto tra i palazzi. L’umidità è bassa per cui il caldo percepito è minore. Per rilassarsi si può sostare seduti ai tavolini dell’animata Piazza Bib-rambla, accanto alla cattedrale. 

La cattedrale ha il portale dal lato opposto di Via del Colon. Provenendo da questa via si può raggiungere attraversando una cancellata riccamente elaborata sul fianco sinistro della cattedrale. Da qui si accede anche alla Capilla real, che custodisce le spoglie dei re Cattolici. Più avanti potete infilarvi nelle strette viuzze del mercato arabo della Alcaiceria.

Ristoranti:

La Mimbre - A.da Generaliffe, all'uscita dall'Alhambra, splendida ombra e buona cucina 

Chikito - P.za Campillo 9, da Puerta Real in direzione di Acera del Darro, veranda all'aperto, cucina caratteristica andalusa

Bodega Castaneda - Almirecereos 1/3, bar con cucina molto frequentato dietro P.za Nueva, ottima la tavola di formaggi e prosciutti

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Alcalà la Real

Percorrendo la N-432 tra Granada e Cordoba facciamo una deviazione per Alcalà la Real sormontata da un castello arabo. Attraversata la cittadina saliamo con l'auto fino alle mura della fortezza. Scopriamo che in realtà si tratta di un complesso monumentale costituito da castello con un piccolo museo archeologico, scavi dell'antico sito medievale e una chiesa. Si vede che il municipio si sta dando da fare per valorizzare questo sito.

Ingresso €1,5 con tanto di piantina, biglietteria con shop e rinfreschi, toilette ecc

Proseguendo lungo la A-340 arriviamo a Priego de Cordoba. Sono passate le 14, così ci rimangono da vedere soltanto le fontane, tutto il resto è già chiuso per fiesta.

A quell'ora risulta anche inutile  passare da Cabra, Lucena e Montilla.

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Cordova

Per la sua posizione al centro di un ampia pianura era una città poco difendibile. Quindi per 300 anni basò la sua crescita sulla tolleranza tra le diverse culture di musulmani, ebrei e cattolici. Gli emiri, amanti dell'arte e del sapere, fecero affluire artisti e pensatori da tutta Europa. Nel X secolo con circa 800.00 abitanti divenne la città più importante d'Europa.

9.7.-11.7.2004

 

Da Granada a Cordoba: nessun problema a imboccare la N-432. Ci fermiamo ad Alcalà La Real per visitare il castello. Proseguiamo lungo la A-340 fino a Priego de Cordoba. Poi tocchiamo velocemente Cabra e Lucena, perchè essendo passate le 14, come al solito, è già tutto chiuso.

L'ingresso a Cordoba avviene senza problemi. Attraversato il Guadalquivir si costeggia la riva verso Nord e, oltrepassata la mezquita,  accediamo alla zona a traffico riservato fino al nostro albergo posto di fronte ad un fianco della mezquita.

Albergo: Maimonides ***, Calle Torrijos 4, tel. 34-957-471500, fax -483803

prenotato con HRS (€63,73/doppia, colazione e tasse incluse)

Simpatico albergo con stanze spaziose. Ha un garage sotterraneo gratuito per gli  ospiti.

Da visitare:

La mezquita è sicuramente la maggiore attrazione di Cordoba. I mori ampliarono più volte la moschea per potere accogliere il crescente numero di fedeli. Dopo la riconquista divenne cattedrale non senza pesanti trasformazioni. E' consigliabile fare la visita di mattina presto prima che arrivino le orde dei viaggi organizzati. 

Attorno alla mezquita si sviluppa il centro storico, che confina, man mano che ci si allontana dal fiume, con il centro commerciale della parte nuova della città. La stragrande maggioranza delle contorte e strette viuzze sono zona pedonale e i maggiori punti di interesse sono comodamente raggiungibili a piedi.

Nel centro storico meritano una visita le strade della Juderia, Plaza del Poto e Plaza della Corredera. Quando cala il sole visitate le sponde del Guadalquivir con il ponte romano. Il centro commerciale è costituto da Plaza della Tendillas, Calle Jose Cruz Conde, Gondomar e Concepcion e, infine, dall’Avenida del Gran Capitan

Ristoranti:

El Caballo Rojo, Cardenal Herrero 28, molto formale, ma con piatti gustosi

Casa Pepe de la Juderia, calle Romero 1, chic, un fresco delizioso, ottimi piatti anche se il menù non è molto nutrito, ricca carta de vini

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Siviglia

Da Cordova a Siviglia:

Nessun problema per uscire da Cordova in direzione Siviglia. Lasciata l'autostrada bisogna seguire la segnaletica centro ciudad. Si va a finire nella A.da Kansas City che si percorre fino alla deviazione per la stazione. Imboccata la Carretera de Carmona e oltrepassata la stazione, ci si trova ad una specie di circonvallazione del centro storico, costituita dalle vie che prolungano Ronda de Capuchinos (vedi mappa). 

Il nostro Hotel si trova in Reyes Cattolicos, per cui, a questo punto, non è consigliabile attraversare direttamente il centro storico, pieno di vie contorte, pedonali e a senso unico, ma è meglio svoltare a destra lungo la Ronda de Capuchinos. Si percorrono Calle Munoz Leon, Calle de Rosolana Andueza e, giunti di fronte al Rio Guadalquivir, si imbocca a sinistra la lunghissima calle del Torneo. Attenzione  a non prendere le corsie sbagliate in corrispondenza del ponte sul Guadalquivir, perchè si rischia di finire, senza possibilità di inversione di marcia, fino all'ingresso dell'autostrada per Huelva! Bisogna infilarsi nel sottopassaggio per potere svoltare poi a sinistra in Reyes Cattolicos, dove, tra i condomini, c'è l'hotel Becquer.

Albergo: Hotel Becquer****, Reyes Cattolicos 4 (a sinistra venendo dal fiume), tel. +34-95-4228900, fax +34-95-4214400

L'hotel è pulito e accogliente.  La  posizione è buona a pochi minuti a piedi dal municipio, venendosi a porre così tra il complesso Cattedrale/Alcazar/Santa Cruz e il centro commerciale (Sierpes/Campana). Il rapporto qualità-prezzo della nostra offerta è ottimo. Ha un garage privato (€12 + IVA/notte).

Prenotato con venere (€74/doppia, tasse incluse), commenti sull'hotel

Da visitare:

La Cattedrale è stata costruita in stile gotico sul sito di una moschea trasformando il minareto in torre campanara. Come dimensioni è la terza chiesa del mondo. Nella capilla Mayor l'altare è sovrastato da un enorme retabolo in legno rivestito d'oro (1500 elementi per un estensione di 220 m2). Nelle croce laterale si trova la tomba di Cristoforo Colombo. Il Patio del los Naranjos permette di rilassarsi dopo la visita.

Reales Alcazares è il castello costruitooriginariamentedai conquistatori in stile arabo. Attualmente è ancora proprietà della corona di Spagna, che regolarmente vi abita in alcuni periodi dell'anno. L'alcazar storico, ampliato da numerose aggiunte,  presenta una serie di bellissimi saloni e cortili. La visita termina negli splendidi giardini. Da visitare.

Incastrato tra Alcazar e cattedrale si trova il Barrio de Santa Cruz, costituito da un intreccio irregolare di stradine con pittoresche dimore e patio deliziosi.

Casa de Pilatos, plaza de Pilatos 1; l'antico complesso è proprietà privata. Per la visita completa è necessario un doppio biglietto d'ingresso, uno per il piano terra e uno per il primo piano. A mio parere i prezzi sono eccessivi per un sito non molto ben tenuto. Originalissimi sono piante e fiori nel giardino.

Ristoranti:

Hosteria del Laurel, Plazas de Los venerables 5 (Santa Cruz),  tavoli all'aperto, un pò meno dozzinale degli altri

Enrique Becerra, Gamazo 2, antica dimora con cucina tipica andaluza, buona presentazione, ottimi piatti, diverso dai soliti ristoranti per turisti

Cueva, calle Rodrigo Caro 18, tavoli all'aperto in una bella piazza alberata del barrio de Santa Cruz, pessima cucina, da evitare

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Cadice - Gibilterra

Da Siviglia a Gibilterra:

Non ci sono problemi per uscire da Siviglia e prendere l'autostrada verso il Sud. 

Lungo il percorso Cadice merita una visita. Dopo avere attraversato i quartieri moderni, giungiamo finalmente in centro: Lasciamo la macchina in un pratico posteggio sotterraneo lungo la strada costiera, poco dopo avere oltrepassato la cattedrale. Dalla grande piazza antistante la cattedrale si partono le strette e adombrate stradine dell'animato centro storico e commerciale, interamente pedonale. Lungo la strada costiera, segnata da alte palme, l'oceano atlantico bagna la spiaggia cittadina. 

Dopo questa  gradevole ma per noi purtroppo breve visita proseguiamo per La Linea de La Concepcion, città lungo la frontiera con Gibilterra

Albergo: Ac-La Linea***, La Linea de la Concepcion, C/ Los Caireles 2, tel +34-956-175566, fax +34-902-292294; prenotato con venere ( € 71/doppia , tasse incluse) - commenti sul hotel

Nella parallela della lunga strada costiera d'accesso alla cittadina, si scorge facilmente l'insegna dell'hotel al di sopra dei tetti delle case antistanti. Abbastanza nuovo e pulito costituisce una buona base per visitare Gibilterra e Tarifa.

Dall'albergo ci sono pochi km fino alla frontiera con Gibilterra. Alcuni suggeriscono di andare fino al confine in taxi e di oltrepassarlo a piedi prendendo poi fino in centro il tipico bus a due piani. Noi siamo andati in auto e ci siamo subito pentiti: una lunga fila di quasi un ora per passare il confine, la ricerca spasmodica di un parcheggio facendo girotondo attorno al centro, una lunghissima fila di quasi due ore in uscita dal territorio inglese. Nonostante tutti e due i paesi facciano parte della Comunità Europea, i viaggiatori sono penalizzati al confine da una esasperante serie di controlli di documenti e dallo strozzamento delle file delle auto in un unica corsia .

Visti che è inutile cercare un posto per parcheggiare, venendo dalla frontiera conviene lasciare l'auto al primo autosilos che si incontra, che dista pochi metri dall'inizio della Main Street. La lunga via del centro di Gibilterra è ormai zona pedonale.  Non fate affidamento sulle vostre carte bancomat per prelevare sterline, perché misteriosamente non vengono accettate dagli sportelli elettronici. Bisogna scambiare euro in sterline (1:1,5) per pagare il garage o comprare francobolli.

La zona abitata si trova di giorno all'ombra della rocca e sulla rocca abitualmente sosta una nuvolona. Considerando, inoltre che il promontorio è battuto da forti venti, si realizza un clima veramente sgradevole.

Da visitare:

la Rocca (the Rock) con le grotte e Apes Den (la zone delle scimmie), il faro sullo stretto

Ristoranti: Se è risaputo che gli inglesi mangiano male, la situazione a La Linea non è che sia tanto meglio

El Portalon, Av.da del Ejercito (La Linea, vicino al parco), cucina locale alla brace, frequentato da spagnoli e inglesi

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Ronda

Cittadina situata a 740 m sul livello del mare in cima a un promontorio roccioso attraversato da una profonda gola. Un ponte romano uno arabo e uno nuovo uniscono la città vecchia a quella nuova. Questa graziosa e vivace cittadina per noi è stata una vera rivelazione.

16.07.2004

Da La Linea a Ronda: 

Si imbocca facilmente la N-340, strada costiera a quattro corsie, con un denso traffico, che tocca tutte le cittadine dai nomi famosi della Costa del Sol. Sembra proprio che la lunga sfilza di agglomerati urbani si estenda ormai senza interruzione lungo tutta la costa senza che dalla strada si possa intravedere il mare. Arrivati a San Pedro de Alcantara prendiamo la A-376 per Ronda. Lentamente le auto si arrampicano fino a toccare il passo della Serra di Ronda a circa 1000m di altezza.  Poi dolcemente la strada scende verso l'altopiano fino alla cittadina. Per fortuna la strada è stata appena rifatta e non ci veniamo a trovare d'avanti nemmeno un camion. Così, questi 50 km scorrono benissimo.

Albergo: Parador de Ronda****, Plaza de Espana, tel. +34-95-28775000, fax +34-95-2878188

L'albergo si trova in pieno centro, proprio su un lato della gola, con una vista spettacolare dell'altopiano. Il garage per gli ospiti costa €10/notte. 

Prenotazione mediante paradores de espana (€128/doppia base , tasse incluse)

Da visitare:

El Puente Nuevo unisce l'antico centro storico con la parte più nuova della città. Le due parti sono separate da una profonda gola che taglia in due il lastrone di montagna sul quale è costruita la città. La gola è attraversata dal Guadalevin con abbondante acqua anche nei mesi estivi.

Attraversato il ponte, venendo dalla Plaza de Espana, si può fare un interessante passeggiata attraverso il centro storico.  Infilandosi nelle viuzze sulla destra si finirà per arrivare al Palazzo di Mondragon e, poco dopo, alla Plaza della Duqesa de Parcent, sulla quale si affacciano la chiesa di S. Maria la Major e il municipio. Attraversata la strada che porta a Malaga ci si infila nelle viuzze fino ad arrivare alle antiche mura di cinta della città e si ritorna fino ad arrivare alla casa del Rey Moro. Da lì si scende l'antica strada che porta al fondo della gola, dove si attraversa il fiume sul vecchio ponte arabo o su quello romano. Si risale attraverso i giardini municipali lungo l'altra sponda della gola fino alla Plaza de Espana. 

Ristoranti:

El Porton, C/ Pedro Romero 7, in una ombrosa stradina è adatto per un pranzo senza tante pretese, menù interessante e colorito

Pedro Romero, Virgen de la Paz 18, in ricordo di una dinastia di toreri, menù andaluso, buona lista dei vini 

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SELEZIONA IL LUOGO..

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Nota bene

Le valutazioni qualitative espresse su luoghi, alberghi, siti e musei, ecc. sono quelle mie personali riflettono quello che ho sperimentato in occasione della mia visita. Alcuni dati riportati in queste pagine sono stati rilevati "sul campo", altri sono stati raccolti in diverse fonti (internet, guide, ecc). Ho cercato di indicare sempre la fonte, anche se commerciale, al solo fine documentativo. I dati raccolti non hanno la pretesa di essere completi ed esaustivi, ma riflettono quanto trovato nella fase di preparazione e durante la realizzazione del viaggio.La citazione di nomi commerciali è a titolo meramente documentativo dei servizi che ho utilizzato. Se non sono state riportate attività commerciali pertinenti all'oggetto di questa rubrica, ciò dipende esclusivamente dal fatto che non le ho trovate, in rete o nella mia città, nè utilizzate. In ogni caso non intende fare pubblicità a nessuno.Anche, se ho cercato di essere quanto più preciso fosse possibile, non mi assumo, comunque, alcuna responsabilità sulla correttezza e attendibilità di qualsivoglia informazione fornita su questo sito nè di alcuna conseguenza diretta o indiretta del suo utilizzo.Sono ben lieto di ricevere commenti o altri dati al fine di integrare le informazioni riportate in questo sito.