Bali non è
un isola sperduta in mezzo al pacifico. Gli
abitanti sono inseriti nel way of life del sud-est asiatico. I mezzi di
informazione hanno fatto conoscere a loro quanto hanno fatto conoscere a
noi.
Gli indonesiani che vivono nei centri urbani conoscono
benissimo il mondo del consumismo occidentale, ormai divenuto globale. Le principali marche di abbigliamento della moda mondiale, da
Calvin Klein ad Armani passando per Chanel sono presenti non solo
copiate ma anche in originale. I giovani tendono a
vestire alla moda. Così vedrete le teenagers indonesiane in jeans e con
l'ombelico di fuori, precisamente come da noi.
Gli abitanti di Bali inseguono gli status symbol del continente
asiatico, non molto lontani da quelli del mondo occidentale. La
ricchezza e la maggiore occupazione ha fatto si che un tempo sperduti
villaggi lungo la costa siano cresciuti velocemente seguendo modelli di
modernità. Così assieme alle nuove abitazioni, negozi, ristoranti sono
state costruite nuove strade, anche a doppia corsia, per
consentire la circolazione ad un numero sempre crescente di autovetture e
motorini.
Molte località turistiche ricordano i paesi, che
crescono velocemente ai bordi delle grandi città, caratterizzati dai
peggiori aspetti di un edilizia disordinata, dalla
palificazione selvaggia, dalla mancanza di attenzione per i luoghi e le
esigenze delle persone. Le nuove strade e circonvallazioni coesistono con le
vecchie fogne a cielo aperto mitigate in alcuni tratti dalla copertura con piastre di cemento,
che però già sono in buona parte spezzate.
Certo, se rimanete confinati nei resort alberghieri non vi accorgerete
di ciò che accade dietro le scene. Infatti i tratti lungo la costa sono
stati acquistati dalle grandi catene alberghiere e trasformati in rigogliosi
giardini artificiali per i propri ospiti. Lì il turista trova
tutto di cui ha bisogno, con un tenore simile ai paesi da cui proviene.
Lìè stata ricostruita la Bali esotica delle cartoline. A
Bali non esistono ormai più da tempo le grandi foreste di una
volta, che sono state da tempo sacrificate alla coltura del riso. La
giungla resiste soltanto in una piccola zona ad est che è stata dichiarata
parco nazionale. Fanno ridere certe guide che raccontano, che se percorrete
le piccole stradine dell'interno all'imbrunire, vi potrebbe capitare
che una tigre attraversi la vostra strada. L'ultima tigre a Bali è stata
vista oltre 100 anni fa.
Ciononostante per me Bali è un isola affascinante. Non è grandissima,
ma abbastanza grande da potere passare un mese a girare per vedere i
paesini dell'interno, le bellezze naturali e le opere architettoniche.
Quello che più colpisce, però, è come siano sentiti e partecipati ancora
i riti religiosi nella vita quotidiana. Le feste e le celebrazioni,
della durata anche di diversi giorni, si susseguono a ritmo continuo.
Ogni villaggio, ogni casa, ogni angolo è impregnato dai simboli della
religiosità. Ogni famiglia giornalmente fa la sua offerta agli
dei. Troverete dappertutto i cestini votivi in foglie di palma, che
contengono frutti, monetine, sigarette, dolci.